Undici anni anni di teleriscaldamento invernale grazie all’accumulo estivo. Il 75% dell’energia usata a Braedstrup, in Danimarca, per rifornire le oltre 1700 utenze arriva da fonti rinnovabili.
Nel 2011 la locale cooperativa di produzione, nella regione del Jutland Centrale, ha deciso di investire in un sistema di accumulo del calore prodotto in eccesso nei periodi caldi dall’impianto di collettori termici. Un modo per diminuire l’uso di gas con il quale è alimentata la caldaia di cogenerazione. La società dispone anche di una pompa di calore.
Per poter disporre in inverno dell’energia ottenuta dal sole in estate è stato necessario trivellare 48 volte fino a 50 metri un terreno di 19.000 metriquadrati, fino a dove non è presente la falda. In questo modo i tubi installati possono accumulare il calore portato dai fluidi caldi nei mesi estivi, e riscaldare quelli freddi del periodo autunno invernale. Il terreno è isolato in superficie con due strati di conchiglie di frutti di mare e in mezzo c’è un telone semi permeabile, permette di far uscire il vapore del calore sotterraneo. Il tutto è coperto da un manto di erba che ripristina il paesaggio.
La perdità di energia nel periodo di stoccaggio è del 20%.
Braedstrup-fjernvarme ha pure realizzato due serbatoi sotterranei, per un totale di 7.500 metricubi d’acqua, per l’accumulo del calore in eccesso da usare in pochi giorni.
Il 95% dei quasi 9000 abitanti fruisce del servizio della cooperativa energetica, che nei mesi scorsi ha deciso di estendere la fornitura di energia anche alla zona industriale.