Salamanca sta recuperando un rapporto con il suo fiume. L’ultima fase della rigenerazione della fruizione delle sponde del Tormes, e delle connessioni delle sue aree verdi con il resto della città, è diventato una realtà.
Si sta concludendo un progetto cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale che ha visto in cinque anni una serie di azioni per ripristinare il parco fluviale come luogo del benessere cittadino e di sviluppo turistico.
Il piano da 22 milioni di euro si inserisce nella strategia di adattamento al cambiamento climatico della città da 144.000 abitanti a nord ovest di Madrid.
L’ultima fase completa 13 chilometri di recupero delle sponde per 28 ettari di superficie, e delle strutture presenti. Tra queste una storica fabbrica di lampade e una zona per la pesca, oltre a una serie di opere idrauliche.
Per aumentare la biodiversità sono state ampliate e ripristinate alcuni ambiti umidi per poter incrementare la presenza di rane, rospi e insetti acquatici, così come state installati rifugi per pipistrelli e nidi per uccelli.
Il piano di rigenerazione della zona verde prevede anche la piantumazione di 100.000 tra arbusti e alberi per proteggere alcuni ambiti dove tutelare l’avifauna.
Per studiare e far conoscere ai visitatori il comportamento degli animali presenti è stato installato un sistema di fototrappole.
Lungo i nuovi tracciati sono state realizzate zone di sosta, dotate di panchine e fontane, percorsi per chi corre a piedi e in bici. Così come sono stati installati pontili per incentivare l’uso della canoa, e realizzati orti per gli abitanti delle zone limitrofe. L’acqua del fiume è ora utilizzata per irrigare alcune ambiti del parco.
Per agevolarne la fruizione del polmone verde sono state installate nuove passerelle per collegare il corso del fiume con i vicini quartieri, nonché l’accessibilità tramite scale dall’Università.
Anche il centro per l’educazione ambientale dotato di serre è stato rinnovato e sarà dedicato anche alle energie rinnovabili.