
Coltivare le viti anche senza l’acqua del ghiacciaio e con quella ridotta dei nevai. E’ l’adattamento al cambiamento climatico che stanno sperimentando a Salgesch, nel Vallese, in Svizzera.
Sono ormai quindici anni che in questa località a 600 metri sulle Alpi sud occidentali della Confederazione elvetica hanno iniziato a modificare l’approvvigionamento idrico e ridurre l’irrigazione dei 200 ettari di vigneti, coltivati da 27 aziende agricole.
Inizialmente è stato realizzato un bacino di raccolta a 1000 metri sul torrente la Raspille che può rilasciare fino a 12.000 litri d’acqua al minuto per tutte le produzioni agricole, ovviamente, non solo quelle vitivinicole. L’apertura delle condotte avviene con un sistema digitale attraverso i telefonini.
In questi anni il regime delle piogge, quindi anche delle nevicate, si è ridotto, cadono ormai 600 millimetri d’acqua all’anno, che fanno diventare questa zona della Svizzera tra quelle con meno precipitazioni. Siamo nel bacino del fiume Rodano.
Per questo motivo dopo il ritiro del ghiacciaio Plaine Morte che non alimenta più la Raspille, e la riduzione anche dei nevai, sempre più spesso il torrente si prosciuga in anticipo.
Per questo motivo un terzo delle aziende vitivinicole è passata a un sistema di irrigazione a goccia, che consente di ridurre del 20% il consumo d’acqua.
Dall’anno scorso è iniziata un’ulteriore sperimentazione.
In due particelle è stata introdotto un sistema di onde elettromagnetiche a bassa frequenza in un cilindro metallico appositamente costruito che modifiche la struttura fisica dell’acqua, rallentandone l’assorbimento nel terreno.
In questo modo si risparmia un altro 20% e il raccolto è analogo per quantità e qualità a quello delle zone dove non è stato utilizzato.
Ovviamente si tratta dei primi risultati, che dovranno essere verificati, già dal raccolto di quest’anno.
Inoltre rimane il problema dell’investimento per i piccoli agricoltori, l’impianto costa 2 euro a metroquadrato, cui aggiungere quello di manutenzione e i consumi elettrici.
Per ora ci sono stati gli incentivi della confederazione e della locale società energetica.