Le persone sono ammalate, non sono contagiate o infettate, lasciamo questo linguaggio ai tecnici, meglio se solo nei consessi scientifici.
Il contrasto sanitario e le cure non sono una guerra, non ci sono trincee ed eroi, non ci sono competizioni sportive e atleti. Ci sono professionisti che si stanno impegnando come non mai, gli stessi che spesso abbiamo criticato. Può essere utile riflettere su sanità pubblica e prevenzione.
La comunicazione deve essere funzionale, essenziale e sobria. L’informazione deve essere pacata e contenuta, critica quando serve, senza indugiare sull’emozioni.