NUOVA AGRICOLTURA NELLE TERRE INCOLTE DELL’ILLE DE FRANCE

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Nuova agricoltura nell’Ille de France. Si possono tornare a coltivare i campi anche nell’area metropolitana di Parigi, dove costruire case o capannoni è molto più redditizio che lavorare la terra.
E’ la storia di Vernouillet, comune da 10.000 abitanti a 35 chilometri a nord della capitale francese in riva al fiume Senna.
Qui dal 1994 un movimento di abitanti ha iniziato un percorso di recupero delle coltivazioni che ha bloccato l’espansione urbana al servizio di Parigi.
Uno dei leader di questa svolta è stato anche eletto sindaco nel 1996.
Da allora il processo di recupero delle terre incolte va avanti nella tradizione agricole di questa parte dell’Ille de France, dove la vocazione è per la produzione di ortaggi e frutta.
La prima azione intrapresa è stato di fare il censimento delle aree incolte, in questo modo con i proprietari sono stati verificati i motivi dell’abbandono.
Contemporaneamente sono iniziati i contatti con gli enti locali superiori per verificare l’accessibilità di fondi per l’attività primaria, mentre il consiglio comunale ha promulgato una carta per l’agricoltura periurbana, che ha sancito come sia un’attività economica, e non sono la manutenzione dei prati.
Il processo di recupero delle terra incolte è stato lungo, ma è arrivato a buon punto e ha contagiato anche altri comuni sia dell’Ille de France che di altre zone della Francia.
Tra le attività intraprese a Vernoullet c’è stato anche il recupero dei reticolo idrico minore, che oltre a servire l’agricoltura è stato usato in funzione di riequilibrio del sistema idraulico per la prevenzione di esondazioni e allagamenti.

Altri esempi di valorizzazione dell’attività primaria di prossimità in Spagna sono quelli di BadalonaGirona, Costantina, e della Strada Parco nell’Altopiano Nord Est della Murcia, in Francia di Tolosa e in Germania di Hannover.

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