Ha da poco superato i dieci anni di esercizio l’autostrada ciclabile Breda Etter-Leur nel sud ovest dell’Olanda, uno dei primi esempi di questo tipo di infrastrutture innovative, utili per rispondere all’esigenze del nuovo traffico ciclistico.
E’ infatti entrata in funzione nel 2004 l’arteria di sette chilometri e mezzo, che collega la città di Breda, poco meno di centottantamila abitanti, con Etter-Leur, adiacente comune da oltre quarantamila.
La crescita del traffico sulle due ruote, una realtà da quarant’anni nel Nord Europa, ha visto un incremento di soluzione originali per risolvere la congestione e aumentare velocità e distanze percorse con le bici.
Le autostrade ciclabili assomigliano a quelle automobilistiche, per cui le corsie sono più larghe delle normali piste, deve essere di almeno quattro metri, o almeno tre se monodirezionali. Nel caso della Breda Etter-Leur è di tre metri e mezzo. Quest’esigenza è dovuta anche all’incremento dell’uso delle più ingombranti e lente cargo bike, dove sono trasportati bambini o merci.
Vi è poi l’eliminazione, o almeno una forte diminuzione degli incroci con obbligo di fermata, un’attenuazione delle pendenze per affrontare i dislivelli, la pavimentazione è liscia, e sono illuminate. Anche la manutenzione è più curata, per cui le piste ciclabili a scorrimento veloce sono tenute pulite e nelle giornate nevose sono spazzate, per consentire il rientro a casa sicuro al gran numero di utenti anche nelle giornate con questo clima.
La realizzazione dell’autostrada Breda Etter-Leur ha incentivato, e sta incentivando tuttora, l’uso della bici al posto di auto e mezzi pubblici, sia per connettere le due città del sud ovest dell’Olanda, sia per muoversi all’interno dei centri urbani.
Una rete di autostrade ciclabili interurbane è presente a Copenaghen.