Dai castelli alle bici. La regione della Loira, in Francia, sta diventando sempre di più una zona anche cicloturistica.
Dal 2010 il suggestivo paesaggio delle fortificazioni famose in tutto il mondo fa da sfondo a migliaia di pedalatori, e al sistema di accoglienza che è nato per rispondere alle esigenze dei turisti in bici.
Le bellezze del paesaggio naturale e storico sono quindi diventate tra le mete della lentezza degli spostamenti con soste delle due ruote. Un movimento che ha superato i trenta milioni di euro nel 2018 sui 900 km che collegano Cuffy, vicino a Nevers, a Saint-Brevin-les-Pins, sulla Loira atlantica.
Le imprese affiliate nella rete “Loire a velo” sono circa seicento. Si va dai posti per dormire dove poter parcheggiare la bici in sicurezza, lavare o far lavare l’abbigliamento tecnico, ed eventualmente fare automanutenzione, come verificare la pressione delle gomme, o lubrificare dove serve.
Non mancano nuovi servizi come lo spostamento dei bagagli da una località all’altra, così da far godere meglio le tappe ai ciclisti.
Ovviamente della crescita delle presenze, anche al di fuori delle stagioni tradizionali, hanno beneficiato pure la ristorazione e la vendita di prodotti tipici. I cicloturisti consumano infatti parecchie calorie, visto che pedalando tutto il giorno, anche senza prestazioni estreme, hanno bisogno di accumularne più di un turista tradizionale.