La riqualificazione di un tratto del fiume Auxigny a Saint-Martin nella Loira, centro della Francia, è tra le misure di adattamento al cambiamento climatico della Valle dell’Yèvre.
L’alluvione della primavera 2018 è stato l’ennesimo motivo per cui è iniziata la realizzazione di una rigenerazione di un chilometro e mezzo di sponde e zone limitrofe. In realtà gli studi e le progettazioni erano iniziati cinque anni prima, ma l’esondazione ha dato nuovo slancio all’importanza delle opere e alla partecipazione dei cittadini.
Il lavoro di recupero naturalistico è iniziato con il ripristino delle zone umide, utili a gestire l’incremento di portata dell’acqua per le piogge torrenziali, ma anche ad alimentare il flusso del fiume nei periodi di siccità, l’altro aspetto della polarizzazione degli eventi meteorologici provocati dall’innalzamento delle temperature.
Anche le zone di espansione sono state allargate a partire dalla rinaturalizzazione delle sponde e del letto del corso d’acqua, anche con la rimozione di due strutture idrauliche.
In una zona sono state estirpate alberi e piante infestanti per ricostruire l’habitat locale.
Tre le opere per la riqualificazione di questo tratto del fiume Auxigny c’è pure la bonifica e deimpermebilizzazione di un ex sito industriale, un caseificio, e il ripristino di una zona incolta, dove è stato anche riaperto un piccolo affluente.
Ovviamente tutto il processo di rigenerazione ambientale e idraulico è seguito con un monitoraggio biologico per verificare l’incremento di biodiversità.
Le aree recuperate sono tutte aperte alla fruizioni degli abitanti del piccolo comune, e hanno anche una funziona didattica, creando quindi un benessere per la comunità che vive attorno fiume.
I lavori sono durati tre anni e sono costati quasi seicento mila euro.