VANCOUVER: L’ACQUA PIOVANA E’ UNA RISORSA

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Da sei anni a Vancouver c’è un piano di gestione integrata dell’acqua piovana. Tra gli obiettivi recuperare e trattare, entro il 2050, il novanta per cento delle piogge medie che cadono sulla città nel sud ovest del Canada, abitata da seicentotrentamila abitanti.

Le infrastrutture verdi sono il cardine della necessità di rendere sostenibile il ciclo idrico e aumentare la sicurezza per gli eventi meteo estremi. L’acqua piovana è ritenuta una risorsa non un problema.

Questo nuovo approccio tecnologico naturalistico serve a mantenere in efficienza, ed evitare stress, al sistema fognario e della depurazione, le cosiddette infrastrutture grigie, per l’eccesso di acque piovane.

E’ iniziato nel 2012 l’iter che ha portato quattro anni dopo la città di Vancouver all’approvazione del piano di gestione integrata. Nell’elaborazione c’è stata anche la partecipazione dei portatori d’interesse e delle associazioni ambientaliste.

Il mantenimento e gestione locale delle piogge è ritenuta strategica per migliorare la qualità urbana e degli spazi verdi, piccoli e grandi. Per questo è stato previsto anche di gestire il quaranta per cento del deflusso delle aree impervie, oltre al novanta delle piogge medie entro il 2050.

Gli spazi pubblici aperti sono quindi progettati per attenuare e trattare il deflusso, in pratica diventano delle zone di accumulo temporaneo con lento filtraggio verso la falda, con perdita delle impurità nel terreno.

Le pavimentazione degli spazi aperti, come parcheggi o piazze, stanno diventando drenanti da impermeabili.

Sono incentivati i tetti verdi, altro sistema per assorbire e rallentare il deflusso, oltre a ridurre le isole di calore urbano perché restituiscono umidità.

Infine c’è anche la raccolta delle piogge in serbatoi dell’acqua per usarla successivamente per irrigare.

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