Inclusive e multifunzioni, anche per consentire in autonomia spostamenti a persone con disabilità, e per trasportare la spesa o piccoli carichi. Le bici condivise di Bogotà hanno inaugurato un’altra estensione dei servizi erogati dai gestori di bike sharing.
Da oltre vent’anni la capitale colombiana, otto milioni di abitanti, sta migliorando e innovando la mobilità, pubblica e privata, incrementando la sostenibilità degli spostamenti.
La più famosa, probabilmente, è quella del sistema di grandi autobus in sede propria, dodici linee per oltre centodieci chilometri. Un modello originale dove le fermate sono simili a stazioni della metropolitana, visto il gran numero di passeggeri.
Anche per la mobilità dell’emergenza Covid Bogotà ha incrementato quella sostenibile, creando una rete di trentacinque chilometri di nuove piste temporanee, anche solo nelle ore di punte, per consentire gli spostamenti delle persone in sicurezza. In tutto la rete ciclabile ha superato i seicento chilometri.
Adesso è arrivata l’estensione del servizio di bike sharing, che oltre alle classiche bici, quelle servoassistite, quelle dotate di passeggini per i bambini, avrà a disposizione centocinquanta handbike, per le persone con disabilità, e centocinquanta bici cargo, per portare la spesa o piccola merce.
In tutto si tratta di una flotta di tremilatrecento mezzi, localizzate nei quartieri più centrali della capitale colombiana, con trecento stazioni.
L’abbonamento prevede una riduzione del venti per cento per le fasce di reddito più basse.
L’inizio del servizio di bike sharing di Bogotà risale al 2013.