
Il triennio 2003 2006 è quello fondamentale per la Siviglia ciclistica. L’inizio del mandato amministrativo della giunta comunale della capitale dell’Andalusia, settecentomila abitanti, ha coinciso con la realizzazione dei primi ottanta chilometri di percorsi ciclabili, e il sostegno politico alla nuova mobilità della città del sud della Spagna.
E’ stato un insieme di processi amministrativi quello che ha consentito di decuplicare in pochi anni i ciclisti urbani di Siviglia, da poco più di seimila a quasi settantamila. Una progressione con una velocità rara, che ovviamente ha avuto i suoi detrattori, ma che sono stati superati dai fatti.
I primi due atti amministrativi, nel 2003, sono stati l’Agenda 21 per lo sviluppo sostenibile della Regione, che ha messo tra gli obiettivi il sostegno alla mobilità ciclistica, e il piano bici cittadino. Il tutto, ovviamente, con la copertura economica degli investimenti, assai limitati rispetto a quelli necessari per le infrastrutture per auto, bus, tram e metropolitane.
Dopo questa prima fase si è aggiunto, nel 2006, il piano per i trasporti dell’area metropolitana, che ha inserito tra le necessità l’intermodalità bici-mezzi pubblici, con i primi bici parcheggio alle fermata ferroviarie o degli autobus, per poi vedere la prima ondata di bici pieghevoli.
La rete delle piste ciclabili, intanto, ha continuato a crescere ed è arrivata a centottanta chilometri. Inoltre è stato installato uno tra i primi e più estesi sistemi di bike sharing con duemilaseicento biciclette e duecentosessanta stazioni, che valgono un quarto degli spostamenti totali su due ruote.
L’Università di Siviglia noleggia quattrocento bici all’anno, così come l’azienda di trasporto pubblico metropolitano ne mette a disposizione duecentocinquanta, che possono essere usate gratuitamente da chi ha fatto almeno un viaggio in autobus.
Dal 2017 è iniziata una nuova svolta, per cui c’è l’obiettivo di arrivare al quindici per cento degli spostamenti totali in bici, dunque a centoquindicimila. Per arrivarci l’amministrazione comunale punta a migliorare la qualità delle piste ciclabili, a razionalizzare i luoghi di intermodalità, e la sicurezza dei parcheggi.