E’ un’enclave della Germania in Svizzera la comunità energetica autonoma di Büsingen am Hochrhein. Si tratta di uno dei primi impianti tedeschi di teleriscaldamento realizzati attraverso la combinazione di un grande impianto alimentato a solare termico e un altro a biomassa, in questo caso il legno delle adiacenti foreste. Grazie a questa doppia caldaia, è assicurata la produzione dell’acqua calda per la gran parte degli oltre millequattrocento abitanti del piccolo paese del land del Baden Württenberg in terra elvetica.
Büsingen am Hochrhein non confina con la Germania per pochissimo, nel punto più stretto per soli seicento metri, su tre lati c’è il Cantone di Sciaffusa, su ciascuno degli altri due Turgovia e Zurigo. Il percorso di autonomia energetica è iniziato nel 2012 con la realizzazione dell’impianto, dotato anche di una piccola caldaia a gasolio di riserva per i possibili momenti di fermo per manutenzione. Dal 2013 è iniziato l’allacciamento degli edifici, la rete è estesa per sei chilometri e il suo utilizzo fa risparmiare il consumo di quattrocentocinquantamila litri di gasolio e l’immissione nell’atmosfera di milleduecento tonnellate di anidride carbonica all’anno. La partecipazione dei cittadini è stata fondamentale per la riuscita dell’iniziativa, che è una tra quelle portate ad esempio affinché nel 2030 possa essere raggiunta l’autonomia energetica dell’intero distretto del Lago di Costanza.
I due impianti garantiscono il cento per cento di fabbisogno suddiviso tra il dodici per cento dei collettori solari termici, e il rimanente ottantotto attraverso la caldaia che brucia il cippato dei boschi della zona. L’impianto di teleriscaldamento è anche dotato di un serbatoio d’acqua che immagazzina il calore nei momenti di maggiore irraggiamento, per distribuirlo in quelli di grande richiesta.