E’ l’isola dell’accoglienza oltre a essere un’oasi per gli uccelli migratori, ora sta per diventare la prima isola del Mediterraneo alimentata con fonti rinnovabili. E’ Tilos bellissimo monte che spunta tra l’azzurro del cielo e il blu del mare a nord ovest di Rodi, difronte alla Turchia.
E’ iniziato infatti il progetto per realizzare un parco fotovoltaico e dotare l’isola di una turbina eolica, in questo modo non solo aumenterà la sostenibilità, ma anche la resilienza. Ora infatti la condotta sottomarina che porta l’elettricità dall’isola di Kos è vulnerabile e logorata, infatti non sono rari i momenti in cui l’energia non è distribuita. Anzi, sarà addirittura probabile che l’eccesso nella produzione sia mandato nella stessa Kos, dove è ora generata grazie a combustibili fossili.
L’Unione Europea ha infatti stanziato per Tilos i quindici milioni di euro per realizzare queste infrastrutture per l’elettricità da fonti rinnovabili. L’Unione, in passato, ha già sostenuto la realizzazione del parco naturale dell’isola dedicato agli uccelli, quelli censiti sono di centocinquanta specie, spesso protette.
Tilos, che si trova nel Dodecaneso, sulla stessa rotta di Kastellorizo, diventata famosa in Italia grazie al film Mediterraneo, è un’oasi accogliente e solidale.
In questi anni si è trovata su una delle rotte per gli uomini e le donne in fuga dalle guerre in Siria, Iraq e Afganistan, e gli abitanti si sono letteralmente prodigati per accoglierli, anche in modo stanziale.
Cinquecento residenti per tanti arrivi, anche cento al giorno, con tanto di partecipazione la sera ai balli nella piazzetta del porto, dopo i primi soccorsi a base di acqua e succhi di frutta.
Per questo l’amministrazione sta anche pensando a progetti per soggiorni di lungo periodo.
A Tilos è in crescita l’agricoltura biologica, e non mancano i terreni da riutilizzare, per gli immancabili ulivi, o il dolcissimo melone verde.