Vita a duemila watt a Basilea, nel nuovo quartiere Erlenmatt West. Poco meno di seicento appartamenti sono stati costruiti secondo questo standard di vita sostenibile, elaborato dal Politecnico di Zurigo, e che conta finora undici esperienze simili in tutta la Svizzera.
E’ un modo di vivere, oltre che uno stile abitativo, quello di vita a duemila watt. Il calcolo dei consumi delle persone è infatti basato non solo su quelli della casa, ma anche della mobilità, non a caso l’auto di proprietà di fatto non è prevista, e sono comode le connessioni con i mezzi pubblici e la rete delle piste ciclabili. Tra i consumi di energia sono calcolati anche quelli cosiddetti grigi, per l’approvvigionamento alimentare e per far funzionare uffici o scuole.
Il quartiere di Erlenmatt West sta sorgendo dalla dismissione di uno scalo ferroviario, per cui dal 1998 sono iniziate le attività istituzionali con un concorso internazionale di progettazione. Nel 2004 il piano è stato adottato, nel 2005 sottoposto a referendum, e dal 2007 è iniziata la trasformazione, in primis realizzando le aree verdi. Dal 2000, intanto, erano partite le attività di riuso temporaneo.
Dal 2013 è iniziata la gran parte delle edificazioni, che si stanno ora concludendo. Le abitazioni sono sia in edilizia residenziale, che in housing sociale, tutte con criteri di basso consumo. Gli appartamenti non devono superare i sessanta metriquadrati a persona.
L’obiettivo dei duemila watt è alquanto ambizioso, visto che adesso mediamente se ne usano cinquemila. Una volta ottenuta la certificazione, il marchio deve essere vidimato ogni quattro anni, per verificare gli adeguamenti e la riduzione dei consumi rispetto alle nuove tecnologie.