
Vendere il cibo fatto in casa. La California dal 1° gennaio 2013 ha legalizzato la produzione casalinga di piatti e conserve. Arriva ancora una volta dalla costa occidentale degli Stati Uniti un’altra innovazione sostenibile.
Per i cittadini prima di operare come piccoli artigiani è necessario seguire un breve corso di sicurezza alimentare con esame, pagare una tassa specifica, etichettare i cibi, sottoporre la propria cucina a un controllo l’anno, ed evitare che gli animali domestici la frequentino.
La norma californiana non permette la trasformazione di latte in formaggio o di carne in salumi ed è l’esito di una protesta di panificatore domestico con forno a legna, al quale era stata chiusa l’attività.
Dallo stato simbolo della costa occidentale sono nate numerose innovazioni nell’alimentazione e nell’agricoltura che si sono poi estese al resto degli Usa, dalle coltivazioni biologiche ai mercati dei produttori, passando per la diffusione di frutta e verdura fresca e della produzione di birra artigianale. Una norma simile a questa dei laboratori domestici californiani già esiste in altri stati degli Usa, di fatto legalizza quanto già avviene in numerosi paesi, Italia compresa, dove sarebbe utile adottarla.
Ciao,
vorrei informarmi meglio in merito alla possibilità di vendere cibo autoprodotto in California, ma non trovo nulla di ufficiale.
Mi potresti aiutare ad approfondire?
Grazie in ogni caso!
Ciao,
mi spiace, non riesco ad aiutarti, ho cercato se avevo conservato appunti, materiale cartaceo o file ma non ho trovato alcunché, ricordo solo che era un articolo del Los Angeles Times o del San Francisco Chronicle, mi pare più del primo quotidiano.
Saluti
Fabio
@Idire: la legge si chiama “Cottage Food Law”, la trovi qui:
http://www.theselc.org/cottage-food-law-bill-language/
@Ernesto: grazie! Scusami, ma vedo solo ora il tuo commento.
Ancora grazie e buona giornata 🙂
Ma anche in italia! http://www.chefnonna.it/
Bella idea, peccato che il messaggio sia un po’ spam 🙁