Un Biodistretto in Valcamonica. Una nuova alleanza tra agricoltori, enti locali, consumatori, trasformatori e distributori. E’ l’iniziativa, sotto forma di convegno, che ci sarà a Edolo (Bs) sabato 12 novembre, un modo per confrontare esperienze e punti di vista dei soggetti coinvolti o coinvolgibili nella filiera agro alimentare biologica.
La Valcamonica sta cercando una propria strada di sviluppo sostenibile dell’agricoltura con varie iniziative e infrastrutture, la più nota è l’Università della Montagna, il Corso di laurea in Valorizzazione e Tutela dell’Ambiente e del Territorio Montano della sede di Edolo della Facoltà di Agraria dell’Università di Milano. In pochi anni di funzionamento da sezione distaccata è diventata un centro di eccellenza, un riconoscimento della capacità di essere un’infrastruttura intelligente per un futuro durevole della Valcamonica ma non solo.
Un’altra iniziativa è il presidio Slow Food del formaggio Fatulì della Val Saviore, fatto con il latte della Capra Bionda dell’Adamello, una specie autoctona la cui popolazione si era alquanto ridotta prima del rilancio di questo cacio.
Degno di segnalazione è anche il Consorzio della Castagna di Paspardo (Bs), che insieme ad alcune aziende artigianali sta realizzando prodotti a base di marroni come biscotti, torte, ma anche birra e un distillato, e, ovviamente, farina. L’infrastruttura è un’iniziativa dell’Ecomuseo Albero del Pane che comprende un’ampia area della media Vallecamonica compresa nel Parco dell’Adamello e comprende i comuni di Ceto, Cimbergo, Paspardo e Capo di Ponte.
L’iniziativa “Un BIO Distretto per la Valcamonica, seminare un futuro in armonia con la Terra” è organizzata dalla Comunità Montana di Valle Camonica, il Comune di Edolo, l’Osservatorio Territoriale Edolese e i Gruppi di acquisto solidale della Valle Camonica, si svolgerà al centro Intervallivo di via Sora al 15.